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mercoledì 14 febbraio 2018

154. RECENSIONE49: InFesta by Zolle



Presenti anche nella nostra LombarDuo Compilation 


Dopo la divertente e divertita intervista con gli Zolle (Marcello Bellina e Stefano Contardi) nell'articolo precedente (qui) vogliamo in questa sede approfondire l'album InFesta, l'ultima creatura campestre dei due bucolici lodigiani che rispondono musicalmente al nome di ZOLLE.

Infesta è il terzo raccolto per i due che, provenienti dalle lande lombarde a vocazione agricolo monocolturale, fanno dell'iconografia contadina un concept di base. Della vita dei campi di una volta, a dire il vero, dove l'osteria, la tovaglia a quadretti, il tagliere di salumi e formaggi annaffiati da un fiasco di vino, erano l'unico stravio dalle fatiche del quotidiano. Di nuovo, soltanto il trattore...

L'atmosfera che vogliono evocare, come da comunicato stampa, è quella sbarazzina di una festa di adolescenti, dove si mangia, si beve e si picchia sugli strumenti. I due zappatori musicali sono ben lontani dall'età dell'incoscienza, ma dimostrano con scanzonata ironia il loro amore per il semplice e sano divertimento, fatto di una sedia e un tavolino al bar: 'Oste, ci serva del buon vino!'. Non musica per party tra adolescenti, però, ma spirito goliardico di chi d'invecchiare non ci pensa nemmeno.

InFesta non si discosta molto dalla formula musicale apprezzata fin ora (Zolle 2013, Porkestra 2015), un HardRock/HeavyMetal minimale, massiccio e ripetitivo, che travolge e tritura come un trattore in corsa. E del resto perchè dovrebbe? Squadra vincente non si cambia... così eccoci nuovamente sbombardati da un bel muro di suono prodotto, magia magia, da due soli strumenti: una batteria della CQuadro Drums in rame e una chitarra-elettrica autocostruita qualche decennio fa... Gli effetti poi non sono quasi contemplati da Marcello che ottiene i suoi distorti direttamente dall'ampli (Kemper Profiler), combinato a uno per basso. Pick up al ponte, un intervento sulle ottave, volume a palla e il gioco è fatto! 

InFesta è un mix intelligente di storici ascolti, riadattati alla spartana maniera tipica del duo. Un disco che è stato correttamente definito "poco serio ma che merita di essere preso seriamente" (Metalhammer). L'album viene pubblicato il 26 Maggio 2017 ed anticipato dal video del primo estratto "Magum", dove i due si esibiscono nel cassone di un camion trainato da un ignaro lavoratore agricolo. A Novembre 2017 esce anche il secondo e simpatico video, "Infuso", dove gli Zolle riescono a coinvolgere gli attempati avventori di un'osteria, in una delle loro roboanti esibizioni live.

Alla produzione dell'album nientemeno che Giulio Ragno Favero (il Teatro degli Orrori, Zu, OvO, MoRkObOt, One Dimensional Man) mentre come etichetta d'appoggio la storica label romana Subsound Records. Dopo il passaggio da Supernatural Cat a Bloody Sound Fucktory con gli album precedenti (Zolle 2013, Porkestra 2015) è adesso l'ora di Davide Cantone di supportare in toto la nuova creatura degli Zolle.

Dopo parecchi live italiani e un tour estivo europeo, avrete svariate opportunità di assistere a un concerto degli Zolle in quanto i due calcano spesso i palchi della nostra penisola e non solo. Invece, per ogni approfondimento sul background di Marcello Bellina (MoRkObOt, Osso, Berlikete) e Stefano Contardi, sulle etichette d'appoggio della band e molto altro, rimandiamo all'articolo di apprfondimento appena pubblicato (qui). Noi procediamo ora con l'ascolto di InFesta e la visione dei suoi video promozionali, qualche dato tecnico sull'album ma soprattutto con la sua recensione ad opera del nostro fidato collaboratore Giacomo Guidetti, bassista del duo bolognese KA. Buone sbombardate sonore con le note squadrate e massicce dei lodigiani Zolle!

Video:
Live @TheBlackHeart, London

Ascolto integrale di InFesta zolle.bandcamp.com

Contatti Band:

InFesta credits:
Composto e suonato da Marcello Bellina (chitarra) e Stefano Contardi (batteria)
Registrato e mixato tra agosto e settembre 2016 da Giulio Ragno Favero al Lignum studio di Padova
Masterizzato da Andre Bernie de Bernardi all'Eleven Studio di Busto Arsizio (Va)
Artwork curato da Eeviac e Berlikete
Pubblicato il 26 maggio 2017
Formato Cd, Digitale e Vinile rosso in copie limitate (300)
Nove tracce, Durata 29'21''
Etichetta: Subsound Records
Distribuzione: Good Fellas, Narcotica, Code7


Qui lo ascolti

INFESTA 2017
Subsound Records, Goodfellas
(HardRock strumentale)


1.Kadregah
2.Versum
3.Lårdo
4.Magnum
5.Thorthellion
6.Brasathor
7.Interiora
8.Infuso
9.UnDoom



RECENSIONE
ZOLLE "InFesta"
Lp 2017, Subsound Records

InFesta è una minimale, allucinata e furente tirata di cannone dall’inizio alla fine, con qualche fugacissimo istante, qua e là, di calma – giusto per riprendere fiato e andare avanti, insomma.
Riff vorticosi si avviluppano su sé stessi, ben incastrati sopra batterie infernali dal suono esplosivo che non si riposano un secondo; la brevità dei pezzi (quasi tutti sui 3 minuti scarsi) contribuisce a dare un incedere frenetico e compulsivo al disco. In men che non si dica, ti ritrovi alla fine dell’ultima traccia con un fiatone pazzesco che manco avessi corso un pomeriggio intero.
I pezzi sono quadrati, geometrici, e sono basati sull’ormai ben oliato meccanismo del pattern ripetuto fino allo sfinimento. Sfinimento psicofisico di te che ascolti; ascolti e sudi, murato vivo tra chitarre e batterie che ti costringono sempre di più nella loro morsa.
Paradossalmente, il disco è assolutamente ascoltabile: non mi si fraintenda, non è easy-listening proprio per niente, ma resta fluido e coinvolgente. Anche perché sennò non raggiungerebbe il suo obiettivo che, come quello di molti dischi heavy, è quello di rivoltare come un calzino chiunque prema play!



Giacomo Guidetti
7/10





Articolo ad opera di Giusy Elle
www.facebook.com/groups/ElectricDuoProject

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