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giovedì 17 maggio 2018

160. THE INFRAMEN... gli "infra-duo" fuzz-makers...


INTRO
Come ormai tutti voi sapete, l'EDP è concentrato sulla divulgazione della realtà dei duo chitarra-batteria nazionali. La formazione a due si trova con ogni possibile strumento e sarebbe stato pertanto dispersivo dedicarsi alla line-up in generale: ecco il motivo per la mia restrizione di campo.
I duo più vicini all'idea della classica rock band a tre, priva di uno degli strumenti, e simili alla nostra formazione prediletta, sono sicuramente quelli basso-batteria, che a livello personale seguo con passione ma che ho bandito dalle attività Edp per i motivi di cui sopra. Tutto questo... fino ad oggi! Sì perché novità delle novità (ed eccezione motivata) il duo che vi sto per presentare è proprio un basso-batteria!!!!
Una scelta oculata e giustificata, ovviamente... poiché negli Inframen vi è un basso suonato nello stile chitarristico e con una sonorità fuzz molto, molto particolare, che lo rende difficile da distinguere rispetto a una chitarra. Motivo in più che per motivi logistici di frequenze, ormai tutti i chitarristi in duo usano accordature ribassate, suono splittato in un ampli per basso e a volte persino corde dello strumento cugino. Per cui, se finora a livello evolutivo l'anello mancante tra uomo e scimmia non è ancora stato trovato, noi il duo ponte tra le due formazioni invece lo abbiamo scoperto! E si tratta degli INFRAMEN da Bari... a voi un po' di curiosità in tema.


BIOGRAFIA
THE INFRAMEN, per sonorità e concept, sembrano approdati da un altro pianeta... I due fondatori, amanti di fantascienza (lo stesso bassista è intento a scrivere un romanzo in tema) si ispirano per il nome a un famoso film tokusatsu (il genere giapponese dei super eroi), intitolato "The Super Inframan" (in italiano "Inframan - L'altra Dimensione"), del 1975, primo film cinese sul genere principe nipponico. Diretto da Hua Shan e realizzato dagli Shaw Brothers Studios a Hong Kong, ha come attore principale Danny Lee, spalleggiato da Bruce Le, l'imitatore del più noto Bruce Lee. La trama parla di un attentato alla Terra da parte di una Principessa degli Inferi e della sua schiera di demoni ctonii, mentre il compito di salvarci dall'invasione è affidato a un super eroe bionico, trasformabile, che combatte i mostri usando super poteri e arti marziali. I video della band, in formato lo-fi, si ispirano per lo più alle scene del film.

Ma chi sono nello specifico i due marziani di oggi? Provengono da Bari e in arte si fanno chiamare Robert Parker e DasRet. Roberto Antonacci, il bassista, nasce in Illinois ma si trasferisce in Puglia già in tenera età. Milita in band assai originali nel panorama dell'hard and heavy barese: dapprima con i Multi Pop Sound (gruppo punk-garage-acid-glam formatosi dai giri del liceo artistico e dell'Accademia di belle arti -Roberto è infatti laureato in scenografia) e poi con i Situation 3, primo embrione di The Inframen, nonché primo duo (a dispetto del nome) di puro lo-fi in terra di Bari. Andrea Rettino, già batterista per lungo tempo di un'altra band veterana della scena pugliese, Il Kif, è attualmente impegnato anche con i Bluestone Valley, quintetto di matrice hard rock/progressive. La nascita del duo è stata una diretta conseguenza delle collaborazioni tra Robert e dAs Ret avvenute nel corso degli anni. 

The Inframen è quindi un duo stoner e psichedelico imparentato con i generi lo-fi, garage e noise, fondato nel 2014, dove Jon Spencer Blues Explosion, The Monsters, Mc5, The Troggs e Kyuss si riconoscono tra i riferimenti più diretti. La caratteristica del duo è comunque il suono del suo basso, potente e fuzzoso, che stupisce persino le full band. Robert, che suona un basso a tre corde facendolo passare in un ampli per chitarra in modo da creare un effetto fuzz, di fatto non usa un distorsore fuzz ma ne riproduce realmente il suono... e che suono! Da roboante StarCraft... nonché il risultato di una ricerca personale molto approfondita. Il tutto si intuisce già, in fase più embrionale, dal loro primo omonimo Ep di 8 tracce, per prorompere invece in tutta la sua irruenza e maturità nel primo album ufficiale, Mondofaz, pubblicato ad inizio di questo 2018.


Già dalla cover intuiamo l'amore per il fantascientifico, con un extraterrestre intento ad impadronirsi del pianeta Terra, dei suoi abitanti e delle loro consuetudini (vedi l'abbigliamento...). Il
suono della band sembra poi proprio ispirato da menti superiori, provenienti da un'altra dimensione, che come un'arma letale tentano di travolgere e stravolgere ogni potenziale ascoltatore. 11 brani di pura energia che per oltre 40 minuti ci investono come un treno lanciato a piena velocità: riff cantabili e dannatamente distorti, ritmi compatti e incalzanti, suoni rudi e distorti ma ben definiti, ci immergono in un misto di stoner, garage, blues, acid e art-rock. Un lavoro complesso e maturo, ben equilibrato sia in fase compositiva che di registrazione. Registrato al Tiberstoned Studio (Bari) da Lorenzo "Van Funj " Signorile e mixato e masterizzato al Creepy Green Light Project Studio, vanta alcuni special guest tra i quali non possiamo non notare Bob Cillo, il chitarrista baritono del duo corregionale Dirty Trainload che abbiamo già avuto modo di presentare (qui). Originale anche l'omaggio ad Adriano Celentano con un'imprevedibile e stratosferica cover della sua “Prisencolinensinainciusol”.

Grazie al contribuito del batterista Andrea Rettino, il duo gode di un'infinità di videoclip a coronamento dei propri brani, tutti a richiamo del cult film a cui si ispirano, e tutti assemblati in maniera casalinga e lo-fi. "Temporal Passage" e "Infracolinenciusol" anticipano l'uscita dell'album, rispettivamente ad Ottobre e Dicembre 2017, mentre con l'anno nuovo possiamo godere dell'animazione di "Red" e recentemente anche della clip "Little & Wicked", nientemeno che l'immaginaria colonna sonora di "The Super Inframan", il film tokusatsu che ha ispirato la nascita del duo. Novità recente anche un remix della loro versione di "More You Talk, Less I Hear" dei The Monsters, da parte dell'amico Dj Sbume nonché di questi giorni la pubblicazione del video a coronamento della sesta traccia dell'album, "Hefty", con il Bob Cillo di cui sopra.


Bene, cosa dire in aggiunta? Che è ora di ascoltare questo suono stratosferico tanto decantato! A voi qui in calce una manciata di altri videoclip dall'album Mondofaz, a seguire la bella chiacchierata con Robert Parker e DasRet del duo barese The Inframen, mentre nell'articolo successivo l'interessante e approfondita recensione a MondoFaz grazie al contributo del nostro nuovo collaboratore Cesare Businaro (qui). Tanta buona musica e lettura a tutti voi, quindi, seguaci dell'Edp!

Video clip lo-fi:
"More You Talk, Less I Hear" Remix https://www.youtube.com/watch?v=ulEJUrROLI0



INTERVISTA
1. Un benvenuto speciale a voi Roberto e Andrea, siete proprio un duo alieno in queste pagine dedicate ai duo chitarra-batteria nazionali. Speriamo veniate in pace! Roberto, vorrei sapere di più sui SITUATION 3, il duo lo-fi basso-batteria che ha anticipato la nascita dei THE INFRAMEN. Che anni erano? Chi avevi alle pelli? Perché proprio un duo?
R: Ciao a te Giusy e un saluto a tutti voi. Rispondo subito: i Situation 3 nacquero con la voglia di portare, sul finire degli anni '90, un sound diverso dai soliti standard presenti nella scena pugliese. Inizialmente eravamo un trio sgangherato all'insegna del feedback e della distorsione ma, quando il chitarrista decise di volare all'estero con una bella austriaca, decidemmo di rimanere in due lasciando inalterato il nome della band e diventando (cronologicamente parlando) il primo duo elettrico in terra di Bari. Il batterista che continuò l'avventura con me è Roberto Cavone, artista, grafico e autore dell'artwork di The Inframen. E', a tutti gli effetti, il terzo Inframan. In più, l'eredità lasciataci da questa storica band, è un brano presente in Mondofaz: "Monster Boogie".

2. Parlami del passaggio tra le due band. Quale il motivo che ti ha fatto propendere nuovamente per un duo rock? Come nascono gli Inframen?
R: La band nasce dall'incontro di due grandi appassionati di fantascienza, b-movies e japanerie varie. Ci conoscevamo già da tempo, Andrea era un grande fan dei Situation 3. E' capitato che condividessimo delle serate assieme a lui ed alle sue precedenti formazioni. Parlando di musica, cinema e quant'altro, il passaggio ad una nuova realtà musicale è stato breve.


3. Raccontateci della vostra passione comune per il genere tokusatsu, per i fumetti a tema e tutto l'universo che ci ruota attorno. Vi sentite veramente due supereroi musicali? Del resto con le soluzioni sonore che proponete... potrebbe essere la vostra arma segreta...
A: Siamo cresciuti a pane e anime! Le reti regionali pugliesi all'epoca erano stracolme di programmazioni a tema japan, dai cartoni animati e telefilm ai film di kung-fu (anche se quella è roba cinese!). Poi mi piace scrivere soggetti e sceneggiature per fumetti mentre, come già sai, Roberto si dedica da lungo tempo alla narrativa fantascientifica. In un certo senso (ed un po' ironicamente) direi di sì, ci sentiamo dei supereroi dell'underground per via della nostra avversione ad una certa pigrizia creativa ormai diffusa nel mondo delle produzioni musicali italiane.

4. Infatti... Roberto, sei addirittura impegnato in un romanzo fantascientifico: ci puoi anticipare qualcosa sull'argomento? Quando pensi uscirà? E da scenografo quale sei ti piacerebbe un domani realizzare una scenografia teatrale per il tuo testo?
R: Sì, ho scritto un romanzo di fantascienza/new age i cui soggetti principali sono la longevità e l'immortalità, le due grandi aspirazioni dell'essere umano. Sono attualmente alla ricerca di un editore... anzi, Giusy, ne approfitto per lanciare questo appello a tutte le case editrici di genere: a Bari c'è un certo Robert Parker che ha da dire la sua sulla nuova sci-fi italiana, non fatevelo scappare!!! ;)
Per quanto riguarda la scenografia... bé, direi che quell'arma la utilizzerei per imbastire un mega palco per un nostro concerto!!! ;)

5. Avete realizzato numerosi videoclip a coronamento dei brani di MondoFaz: riguardano ovviamente il mondo di The Inframen e sono realizzati in versione lo-fi, ce ne volete parlare?
A: E' da un po' di anni che lavoro (alla mia maniera, intendiamoci, non sono un esperto) con l'editing video e mi piace utilizzare questo mezzo per dare ulteriori input all'ascoltatore e per farlo entrare nel nostro mondo. Questi video li abbiamo definiti, in controtendenza ai soliti videoclip, "lo-fi clip" e ripeschiamo sequenze particolari di film o animazioni che si possono abbinare al brano da lanciare. E' un modo come un altro per rendere partecipe il web alle nostre attività e far ascoltare il più possibile il nostro materiale. Questa è la nostra preoccupazione maggiore!

6. A parte la colonna sonora di "Inframan - L'altra Dimensione" che avete idealmente realizzato col brano "Little & Wicked" e il suo video, per quale regista vi piacerebbe realizzare una colonna sonora?
A: Quel brano è la colonna sonora ideale di "The Super Inframan" ed è ispirato alla caratteristica che hanno tutti i supereroi giapponesi di ingigantirsi al momento della resa dei conti con il mostro alieno di turno! E' un po' una metafora del rock: bisogna farsi grandi per affrontare le mostruosità del mondo del mainstream musicale!!!
Un regista per il quale ci piacerebbe realizzare una colonna sonora? La risposta è semplice: il mitico Luigi Cozzi, il re dei b-movies fantascientifici italiani, l'autore di un grande capolavoro fanta-trash: "Scontri Stellari Oltre la Terza Dimensione!".

7. Veniamo al vostro sound... Roberto, il suono del tuo basso è praticamente unico. Mi dicevi, e si intuisce, che è il frutto di una ricerca sonora ben precisa, immagino anche lunga nel tempo, concretizzatasi nei brani di MondoFaz. Avevi fin dall'inizio in mente questo suono specifico oppure ci sei arrivato per tentativi e deviazioni? Quali sono state le tappe, gli accorgimenti, le sperimentazioni che ti hanno portato fino a qui?
R: Infatti, è il frutto di anni di ricerca sin dai tempi dei Situation 3! Si tratta di un basso tre corde che suona su un Marshall vintage di piccole dimensioni i cui potenziometri sono perennemente regolati al massimo. Su un piccolo ampli hai una maggiore possibilità di saturare il suono (intendo: saturarlo in maniera estrema). Infine il tutto passa attraverso una cassa RCF che spinge ulteriormente la distorsione. Di fatto non uso fuzz ma produco fuzz!

8. Tra film di supereroi giapponesi, mondo fantascientifico e suoni fuzz, qual è il comun denominatore?
A: Partiamo dall'energia del rock'n'roll e dall'improvvisazione. Ne consegue la ricerca di suoni e il nostro immergerci nei deliri della bassa fedeltà, del lo-fi. E' a questo punto che l'immaginario retro sci-fi entra in campo. Facciamo l'esempio di "The Super Inframan". Questo film è ben più di un tokusatsu (un genere già a suo modo grezzo), è addirittura un "fake tokusatsu"! Si tratta di un lungometraggio cinese realizzato sulla falsa riga di quelli giapponesi. Altra chicca: nel film compare un attore di nome Bruce Le (con una "E")... l'imitatore di Bruce Lee!!!
Insomma, quello che cerco di dire è che quando in musica o in altre forme di comunicazione si hanno pochi mezzi a disposizione, si è costretti per forza di cose a spremersi le meningi! E' in quel preciso istante che tra idee bizzarre e di dubbio gusto ne nascono altre geniali e coraggiose.


9. Andrea, sono sempre curiosa di capire come i batteristi adattino il loro stile al cospetto di un unico altro elemento nella band. Forse nel tuo caso la presenza di un basso anziché della sola chitarra non ti ha poi destabilizzato così tanto..
A: Da sempre sono abituato a non pensare al tipo di formazione con cui interagisco, piuttosto all'idea centrale che c'è nel progetto. Mi piace sentirmi rappresentato da ciò che suono. In realtà, se devo essere sincero, poco mi importa del fatto che The Inframen siano un duo o un'orchestra. Nello specifico, suonando con Robert Parker non ho mai sentito la necessità (a parte il caso delle collaborazioni presenti nel disco) di integrare il sound con altri strumenti. Forse se trovassimo un rumorista sì, in quel caso sarei anche disposto a suonare in trio!!!

10. Tra gli special guest dell'album spiccano nomi di duo corregionali... da Bob Cillo, grande bluesman dei Dirty Trainload, oltreché recensore per noi di Edp, e che quindi salutiamo calorosamente, fino a Dario Nitti, batterista del duo di improvvisazione radicale NgKok. E' un puro caso che l'attenzione sia caduta su altri duo?
R: In realtà sì, è un caso, anche se abbiamo trovato una naturale ed immediata affinità con i musicisti in questione (ricordiamo anche Claudio di Il Kif). Ultimamente abbiamo anche collaborato con Dj Sbume, un miscelatore di musica techno che ha fatto un ottimo e folle lavoro di remix su "More You Talk..." (già cover di The Monsters).   

11. A parte la condivisione del palco con altre stoner band, con quali duo avete avuto il piacere di suonare? Nella vostra zona, e con un bel tiro comune, penso ai THE BIG SOUTH MARKET che abbiamo già avuto l'occasione di intervistare (qui).
A: Abbiamo condiviso il palco con Donbruno (basso-batteria, N.d.a.) e The Moregunfield e apprezziamo moltissimo Minimanimalist e Trrmà. Questi ultimi sono veramente dei pazzi scatenati, ti consiglio di tenerli d'occhio per le tue recensioni (anche se si tratta di un duo batteria e circuit bending).


12. Avete una sonorità internazionale e in molti vi vedrebbero su palchi stranieri, in realtà vi esibite più in regione che nel resto d'Italia od Europa, è corretto? Ci sono tour in programma per la promozione di MondoFaz?
R: Abbiamo intenzione di suonare il più possibile e ovunque ce ne sia la possibilità, vorremmo allargarci e girare l'Italia e, perché no, anche l'estero. Abbiamo dedicato il periodo recente a realizzare un disco che ci piacesse, ora siamo pronti per varcare nuove frontiere intergalattiche!!!

13. La scena musicale pugliese sembra florida ed interessante, come ce la descrivereste dall'interno?
A: Dalle nostre parti ci sono tanti musicisti estremamente validi ma pigri creativamente. Noi vorremmo colmare quel vuoto e stimolare tante band che hanno anni di esperienza alle spalle a non assopirsi alla "serata live di routine" ma ad alimentare una scena di gruppi musicali che abbiano una loro personalità.

14. I vostri progetti per il futuro? Cosa dobbiamo aspettarci ancora di stupefacente dagli Inframen? Ormai ci avete invasi e destabilizzati con i vostri suoni disturbanti...
R: Stiamo progettando nuove armi protoniche che vi destabilizzeranno in maniera definitiva!

Vi ringrazio calorosamente, Roberto e Andrea, per la vostra presenza nei nostri spazi e il vostro contributo alla realtà dell'EDP. Un augurio di procedere alla grande, qui e in altre galassie, e di vincere sempre sul male con il super potere della vostra musica!
R: E' un augurio bellissimo che accogliamo con estremo piacere, grazie a te e a tutti i seguaci di Electric Duo Project!
A: Grazie soprattutto per l'attenzione che hai dedicato all'ascolto! E' stato un piacere e speriamo di ritrovarci a suonare dalle tue parti in un prossimo futuro. Rock'n'roll!!!

Link band


DISCOGRAFIA
MONDOFAZ 2018, Autoprodotto (Stoner, garage, noise, lo-fi)


1.Protonic Love 2.Magnetic Samba 3.Vampire Heart 4.Red 5.Temporal Passage 6.Hefty 7.Little & Wicked 8.More You Talk... 9.Infracolinenciusol 10.Monster Boogie

Qui la nostra recensione

THE INFRAMEN 2016, Autoprodotto (Stoner, garage, noise, lo-fi)

1.Astro Zombies 2.Let my Baby Raid 3.Robot in Disguise 4.Fighting with J.B. 5.Lunatic 6.Infrafunk 7.The Leather 8.20th Century Schizioid Man







Link ad altre recensioni


Articolo e intervista ad opera di Giusy Elle

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