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mercoledì 2 marzo 2016

95. Live Reportage3: ROPOPOROSE




RETROSPETTIVA
   Come avevo già accennato in riferimento all'Angolo dei 33, ristopub di Trento, sono molti i power duo, anche dall'estero, che passano per il loro palco. Mercoledì 10 febbraio è stato il turno dei Francesi ROPOPOROSE. Come per il caso dell'one-man MARK SULTAN abbiamo fatto una capatina Natalie Bryant, madrelingua inglese, ed io, per un'intervista ai giovani ragazzi d'Oltralpe e un reportage del concerto.
I Ropoporose (ma che nome strano ed originale! quasi uno scioglilingua...) sono un duo interfamiliare, nato tra sorella e fratello, nello specifico Pauline e Romain Bérnard, classi '97 e '92. I due giovani ragazzi vengono da Vendon, città nella regione del Centro, sulle sponde della Loira, e ci stupiscono per la loro originalità, freschezza e coinvolgimento. La loro musica è infatti frutto dell'ascolto di band che vanno dai Sonic Youth al power duo francese chitarra-batteria PNEU ma filtrata attraverso il proprio modo di sentire e calibrata su misura per loro. Così non possiamo certo catalogarli in un genere preciso! Anche la canzonetta pop più semplice, in bocca a loro, assume un taglio del tutto personale e alla fine accattivante mentre la loro produzione non si ferma certo a questo: vanno dall'elettropop al math rock, aggiungono interventi noise e psichedelici per poi virare verso suoni un po' più duri in una miscela che alla fine viene integrata nel più ampio genere dell'Indie Rock. Come ritratta in una recensione in francese del loro primo Lp, la loro musica è tanto nero pece che color acquarello...
   I due ragazzi sono polistrumentisti e sebbene alla fine li ritroviamo lui alla batteria e lei alla chitarra, in realtà sono usciti con i ruoli capovolti e su palco li vediamo indifferentemente usare il synth, a volte anche a quattro mani, mentre Pauline aggiunge un set percussivo (floor tom e piatti) a lato della sua chitarra. L'elettronica fa parte della strumentazione del duo e la giovane Pauline fa anche uso di una loop station con la quale imbastire dei semplici tappeti sui quali poi giocare con note singole. Non sono certo supertecnici questi Ropoporose, eppure la semplicità della loro musica, ben arrangiata e composta, trova il suo senso e il suo valore. Ogni tanto poi li vediamo suonare fisarmoniche giocattolo oppure tastiere a fiato, tanto per dare un po' di colore ed originalità al tutto.
   Dalla fine del 2012, quando il duo si è formato, i Ropoporose hanno sfornato una serie di motivi, alcuni di impatto e molto orecchiabili, ma il tutto si è concretizzato a livello di recording soltanto nel 2015. In questo anno però hanno pubblicato di tutto: a gennaio un Lp di 9 pezzi, "Elephant Love", che riscuote subito il successo della critica; a luglio un Ep con tre brani nuovi e due remix; infine a dicembre un singolo remix dal primo album. In rete poi trovate un sacco di materiale su di loro: molte foto e innumerevoli video, sia ufficiali che live ben registrati. Insomma, stiamo parlando di musicisti giovanissimi e non possiamo certo meravigliarci se prediligono con tanta insistenza gli strumenti del web... Vi lascio quindi all'ascolto della loro musica attraverso i video selezionati mentre noi procediamo con il reportage del concerto all'Angolo dei 33. A seguire la trascrizione dell'attesa intervista a Pauline e Romain i quali ci spiegheranno dettagliatamente l'origine del loro nome, la loro concezione di duo, come sono diventati polistrumentisti e tante altre chicche per noi dell'Edp...

VIDEO
Empty-Headed” demo version 2012 https://www.youtube.com/watch?v=bM7mSr6yy4Y
On se tape l'incruste aux Rockomotives” https://www.youtube.com/watch?v=ykUYagX7zx8
Live 30.1.2014 “Empty Headed” @ Le Temps Machine




LIVE REPORTAGE 
Natalie ed io arriviamo un po' più tardi stasera all'Angolo dei 33, ma i Ropoporose stanno ancora provando i suoni, quel che basta per farci capire l'ambientazione sonora nella quale ci andremo ad immergere in quest'occasione. In breve finiscono il sound check ed iniziamo a chiacchierare. Romain e Pauline sono molto alla mano e disponibili, conosciamo anche un amico musicista di famiglia che per l'occasione li accompagna in veste di autista visto che Pauline non ha la patente mentre il fratello l'ha appena conseguita, troppo presto per permettergli di usarla in tutta Europa... Ceniamo assieme e quindi ci concentriamo sull'intervista. Pauline è più spigliata in generale, e prende in mano lei la situazione in inglese mentre il fratello Romain, dal largo sorriso, interviene solo saltuariamente con qualche puntualizzazione.
In breve sono le 22.00 ed è l'ora del concerto, i due non si sono ancora scaldati e salgono sul palco vestiti dei loro maglioni. Eccoci in breve avvolti nelle sonorità alla Ropoporose, a volte eteree, grazie alla vocina sottile o da bimba che Pauline volutamente confeziona, a volte più psichedeliche, nel rincorrersi di note tra loop station e chitarra, altre ancora molto più energiche grazie a un crescendo di suoni e sovrapposizioni di tracce di chitarra, batteria e synth. Il drumming di Romain è lodevole, sempre preciso e sul pezzo, mai troppo pesante ma sufficientemente ricco e sofisticato. Ci caliamo in una sonorità insolita, che attinge sì a certi suoni anni '90 ma che si spinge fino al noise, a volte, mentre spesso risulta ipnotica e trascinante, in un mix molto personale e coinvolgente. A volte sembra invece di avere proprio i Sonic Youth su quel palco! Metà di loro, a dire il vero... ma che suonano come per tutti e quattro messi assieme...
Dopo trenta minuti è l'ora della title track, "Elephant Love", si passa ad un brano nuovo ed ecco finalmente "Consolation", il pezzo più catching (anche se ne contiamo almeno altri due a pari merito) della produzione musicale dei Ropoporose. Il drum style di Romain continua ad affascinarmi, ben sviluppato tanto nelle parti lente che in quelle più veloci mentre con l'elettronica a volte ci sembra di trovarci in sonorità da full band, giusto un attimo per tornare poi alla realtà del duo. Sono le 21.55 quando i ragazzi ci propongono la bellissima "Empty Headed" e io penso "ma hanno proprio dei gran cavalli da battaglia nella loro scuderia, questi Ropoporose!" Il concerto non stanca mai, ogni tanto Pauline getta la chitarra indietro e suona qualche nota al synth, una volta anche il fratello si stacca dal seggiolino da batterista per aggiungere il suo contributo in un pezzo a quattro mani sulla tastiera mentre la giovane Francese non disdegna l'uso delle percussioni: a lato il suo set si arrichisce di una versione minimalista di batteria, giusto un rullantino e un floor tom, un piatto e nulla più, eppure assistiamo a momenti di unisono col fratello batterista, oppure di contrappunto in un gioco di botta e risposta. Tutta la loro musica è varia, basata sulle dinamiche, sugli stop&go e senza essere troppo tecnica risulta comunque molto ben arrangiata e confezionata.
Abbiamo da poco superato le 23.00 ed è l'ora dell'ultimo brano, una canzone lenta e rilassante, tra il pop e il folk, che vede Romain spostarsi alla chitarra mentre la sorella si esibisce con una fisarmonica giocattolo... che piacevole chiusura... non mi meraviglio se questi Ropoporose troveranno il loro spazio felice, una piccola e degna dose di successo, perchè hanno talento e originalità e sanno rivolgersi ad un ampio spettro di pubblico. Restiamo quindi sintonizzati sui loro canali web per controllare cosa faranno in seguito questi due giovani ragazzi, per seguire la loro carriera che sicuramente ci degnerà di piacevoli sorprese e piccoli, grandi momenti di magia... Lunga vita ai Ropoporose!



INTERVISTA
1. Natalie: Ciao Ropoporose, benvenuti in Italia e grazie di dedicare un po’ del vostro tempo all’EDP. Prima di parlare del vostro set-up e della vostra musica, ci raccontate qualcosa sul vostro bellissimo e misterioso nome?
Romain: Sì, lo farà Pauline.
Pauline: Ropoporose è un misto dei nostri soprannomi con l’aggiunta delle lettere esse ed e finali.
E’ solo un mix perciò non vuol dire niente. Forse avrà un significato per qualcuno un giorno, qualsiasi interpretazione sarebbe bella. A dire il vero, non sapevo nemmeno che ci chiamavamo così! Siamo andati in un locale a suonare e Romain ha raccontato che quello era il nostro nome mentre io non ne sapevo nulla.

2. Siete fratello e sorella, presumo che siate cresciuti nella stessa casa. Quand'è che avete deciso di suonare assieme come 2-piece?
Romain: Tre anni e un mesa fa. Non so perché, era un periodo che ascoltavamo la stessa musica, le stesse band e così ci è sembrato il momento giusto per iniziare assieme.
Pauline: Abbiamo iniziato a suonare assieme perché volevamo fare una cover della band Girls, dalla California. E’ il gruppo preferito di Romain e siccome io sono la sorella minore, provo a copiarlo ascoltando quella che ascolta lui. Comunque, non siamo riusciti a fare quella cover e così abbiamo iniziato a fare musica nostra.

3. Siete entrambi polistrumentisti, suonate chitarra, batteria, synth e molto altro. Normalmente vediamo Pauline alla chitarra e Romain alla batteria, ma non siete stabilizzati così con i Ropoporose; vi abbiamo visti suonare anche nei ruoli opposti...
Romain: Proviamo a scambiarci gli strumenti perché e molto interessante e divertente. Facendo così, possiamo sperimentare e trovare suoni nuovi.
Pauline: Quando suoni lo strumento che non conosci bene, il suono è più innocente e spontaneo.

4. Siete stati ispirati o influenzati da qualche duo quando avete deciso di suonare come 2-piece?
Pauline: A dire il vero non ascoltavamo nessun duo, forse è per quello che stiamo provando a fare il più possibile in due. Ascoltavamo Arcade Fire, e loro sono in otto sul palco.
Romain: Ascoltavamo Sonic Youth, Death Three, e tante band post punk. Ma non i duo, non ascoltavamo per esempio gli White Stripes.

5. A proposito di White Stripes: il vostro album di debutto s'intitola ‘Elephant Love’, un nome simile al famosissimo quarto album degli White Stripes, ‘Elephant’. C'è qualche riferimento?
Romain: Sì, è vero è simile, ma no, non c’è nessun riferimento, però è simpatico, se ci pensi.
Pauline: Che sorpresa, non l'avevo nemmeno notato! E’ un po’ strano realizzarlo adesso. Comunque, abbiamo scelto il nome perché, quando facevamo l’album, ho trovato un disegno di un elefante molto colorato che ho fatto quando avevo quattro anni. Era molto bello, l’elefante è una cosa bella e colorata così abbiamo messo quel disegno sul retro delle cover dell'album ed EP. Inoltre, ci piace molto l’album di Connan Mockasin ‘Forever Dolphin Love’, così abbiamo aggiunto il 'Love' all'elefante...
Romain: Quello è il richiamo a ‘Forever Dolphin Love’.

6. Suonate assieme dal 2012 ma è stato l'anno scorso, nel 2015, che è scoppiato il fenomeno Ropoporose e ora siete conoscuiti in varie parti del mondo. Com’è stata questa cosa per voi e quand’ è che avete deciso di fare il tour all’estero?
Pauline: Veramente non abbiamo deciso noi di andare all’estero, anche se era una cosa che sicuramente desideravamo. Abbiamo avuto delle belle occasioni e possibilità di suonare all’estero. Abbiamo suonato nel Québec, in Svizzera, in Belgio e prima di arrivare in Italia eravamo in Slovenia. Stiamo veramente muovendoci adesso, è molto eccitante, sempre posti nuovi e nuove persone, è veramente bello.
Romain: E’ molto stimolante perché possiamo viaggiare e suonare. E’ come fossimo in vacanza e in aggiunta suoniamo. E’ un bellissimo modo di viaggiare.
Pauline: E’ anche più bello delle vacanze.

7. Siete studenti o vi state dedicando completamente alla musica?
Pauline: Ho iniziato a studiare all'Università a Settembre ma è fallito e ho lasciato perdere perché non avevo tempo di frequentare le lezioni o partecipare agli esami. Riinizierò quando avrò tempo.
Romain: Io ero uno studente universitario ma è da un anno che mi dedico solamente alla musica. E’ il primo anno, penso che sia cool. Non abbiamo tanti soldi però ci piace molto viaggiare e suonare così.
Pauline: Abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

8. Ho visto che per i vostri album vi siete avvalsi dell'aiuto di alcuni arrangiatori. In cosa è consistito il loro apporto?
Pauline: Sono per prima cosa nostri cari amici e poi hanno lavorato con noi, come consiglieri, sul recording. Ci fidiamo di loro e siccome sono anche grandi musicisti, abbiamo ascoltato volentieri le loro idee.
Romain: Tra noi c’è un’atmosfera molto familiare, lanciavamo un'idea e loro ci davano dei consigli. E' stato perfetto per il primo album perché noi siamo ancora inesperti e loro l’hanno fatto diventare più fluido.

9. Durante il live proponete le canzoni con la stessa formula dell’album o ci aggiungete dell’improvvisazione?
Pauline: Non facciamo improvvisazione però non suoniamo con la stessa formula dell’album semplicemente perché le canzoni sono state arrangiate, per l’album. Nel live è più energico, più visuale, non possiamo suonare tutto com'è stato fatto in studio. Suoniamo le canzoni come le suonavamo prima dell’album. Non abbiamo cambiato nulla.

10. Personalmente sento molta freschezza ed energia nella vostra musica. Mi piace come riuscite a combinare i suoni di diverse epoche, dagli anni '60 fine ad oggi. Bravi, sieti proprio in gamba. Allora, siamo pronti ad ascoltarvi e vedervi su palco!
Ropopoprose, grazie da EDP.
Pauline: Grazie mille a voi.
Romain: Grazie mille.


DISCOGRAFIA
ELEPHANT LOVE Lp Gennaio 2015, Yotanka/Differ-Ant
Vinile+Cd

ELEPHANT LOVE
1.Day of May 2.Desire 3.Moira 4.Who-Who 5.Empty-Headed 6.Elephant Love 7.Consolation 8.My God 9. 40 Slates




Qui lo ascolti
BIRD BUS Ep Luglio 2015, Ropoporose/Yotanka


1.Birdbus 2.Spanish Heart 3.B-55 4.Birdbus (Funken remix) 5.Spanish Heart (Funken Remix)






Qui lo ascolti

EMPTY-HEADED (Oldkids remix) Singolo Dicembre 2015, Ropoporose/Yotanka

1.Empty-headed (Oldkids remix)





Qui lo ascolti



Articolo ad opera di Giusy Elle
Intervista e traduzione ad opera di Giusy Elle e Natalie Bryant


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